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Vi è già successo di reperire o produrre bellissime foto ed immagini che poi, inaspettatamente, una volta impaginate o stampate presentano una qualità nettamente più bassa?
Questo risultato deludente può dipendere da diversi fattori, ad esempio da un’eccessiva compressione impostata durante il salvataggio dell’impaginato, tuttavia, esiste una motivazione che, per inesperienza, viene spesso sottovalutata: il trasferimento di suddette foto o immagini da un dispositivo all’altro.
La foto che, acquistata o reperita da uno stock, oppure scattata personalmente, era così nitida e ad alta risoluzione, può diventare irrimediabilmente compromessa nella sua qualità una volta che la inviamo al professionista che dovrà utilizzarla, ma come accade?
Con questa piccola guida vediamo insieme come evitarlo.
Trasferimenti 2.0
La digitalizzazione ha preso piede in ogni ambito lavorativo: inviare del materiale come immagini, fotografiche e non, da una persona all’altra, è decisamente più rapido rispetto ad un tempo, ed i mezzi con cui ovviare al trasferimento sono molteplici, ma attenzione: non tutti sono idonei se vogliamo ottenere un risultato ottimale.
Da diversi anni la maggior parte degli smartphone è in grado di scattare ottime foto che sullo schermo del telefono, sui social network e generalmente online, appaiono bellissime. Forse per l’abitudine radicata e quotidiana di utilizzare il cellulare, uno strumento veloce e sempre a portata di mano, non ci rendiamo conto che tutta questa rapidità può rischiare di compromettere la qualità dei contenuti che inviamo.
Rapido ma non troppo
Velocità oppure qualità, quindi? Se il nostro obiettivo è produrre uno stampato senza difetti, vince senza dubbio la seconda. Di fatto, il motivo per cui certi strumenti inviano rapidamente i file è perchè questi vengono compressi proprio per velocizzarne il trasferimento; il problema è che si tratta di una compressione irreversibile. Prendiamo l’esempio di Whatsapp: almeno a livello Italiano-Europeo è la piattaforma di messaggistica più utilizzata e, perciò, erroneamente viene spesso usata anche per scopi che eludono il semplice scambio di messaggi.
Inviare al tuo grafico o stampatore delle foto con Whatsapp è sicuramente comodo ma utilizza degli algoritmi di compressione sofisticati e pesanti: una funzione molto utile poiché permette di ridurre il peso del file ed il traffico dati consumato, ma nel nostro caso è sicuramente deleterio.
Le soluzioni
Arrivati a questo punto, vediamo insieme quali sono essere gli strumenti idonei ad un trasferimento senza perdite; potrà sembrare scontato ma citiamo innanzitutto l’e-mail, la quale non comprime i file in fase di invio; quest’ultima, tuttavia, può presentare delle limitazioni in termini di peso dei file, aspetto che possiamo aggirare utilizzando Wetransfer, una piattaforma online gratuita che consente l’invio di pacchetti di foto e file anche con un peso decisamente alto.
“Trovo che utilizzare l’e-mail o Wetransfer sia scomodo, non ci sono altre soluzioni?”
La risposta è si.
Da diverso tempo, la piattaforma di messaggistica istantanea Telegram consente di inviare file e foto da cellulare o computer senza comprimerle, assumendo anche la funzione di Cloud: avremmo perciò le nostre immagini sempre disponibili senza doverle scaricare sul telefono per evitare di perderle col tempo. È sufficiente selezionare le immagini che ci interessano e, al momento dell’invio, selezionare l’opzione “invia senza compressione”.
Se hai bisogno di ulteriori chiarimenti o curiosità, non esitare a contattarci: il nostro servizio clienti è gratuito, online sulla chat del nostro sito o chiamandoci allo +39 0121 349237.