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Raster e vettoriale, due termini strettamente legati alle immagini ma che le differenziano sostanzialmente, nella creazione, nei vantaggi e nell’utilizzo che ne possiamo fare.
La differenza tra immagini raster ed immagini vettoriali è uno dei fondamenti della grafica, tuttavia, sorgono spesso dei dubbi in merito: vediamo di chiarirli insieme, capendo che cosa sono, quali sono i vantaggi e gli svantaggi di ognuna.
Immagini Raster
“Raster” in inglese significa griglia; nelle immagini raster, questa griglia contiene dei punti, o meglio pixel, quadrati che posizionati su di essa vanno a “disegnare” l’immagine. Le immagini raster sono perciò composte da milioni di punti quadrati.
Ma come ce ne accorgiamo? Semplice: se andiamo ad ingrandire l’immagine noteremo una notevole perdita di definizione, le linee non saranno più nitide e definite ma sgranate.
Le immagini raster, di fatto, sono strettamente vincolate alla risoluzione, ovvero da un numero definito di pixel contenuti in una porzione di immagine. Solitamente la risoluzione si calcola in DPI (Dot Per Inch in inglese), ovvero punti per pollice, unità di misura di 2,54 cm. Ne consegue che più pixel per pollice ci saranno in un’immagine, più questa sarà ad alta risoluzione e di maggiore qualità visiva.
Solitamente, per la stampa la risoluzione ottimale è 300 dpi, mentre per il video è sufficiente. 72 dpi.
Attenzione però!
Un errore ricorrente è pensare che ingrandendo un’immagine ne aumenteremo la definizione, ma è l’esatto contrario. Più verrà ingrandita meno pixel per pollice ci saranno, andando inevitabilmente a perdere definizione. Mentre, se la rimpiccioliamo, ne aumenteremo la risoluzione.
Immagini vettoriali
Le immagini vettoriali sono composte essenzialmente da forme geometriche (linee, curve, punti) definite da equazioni matematiche. Quest’ultima caratteristica le slega totalmente dal vincolo della risoluzione e ne consegue un vantaggio unico: possono essere ingrandite all’infinito, senza alcuna perdita di qualità e definizione.
Con il vettoriale, di fatto, possiamo prendere la stessa immagine e collocarla su di un biglietto da visita tanto quanto stamparla su uno striscione di 3 metri, risultando sempre nitida.
Vantaggi e svantaggi
Viste le prime caratteristiche dei due formati, ricapitoliamo quali sono essenzialmente i pro e i contro di ognuno.
Immagini raster:
- milioni di pixel in una sola immagine equivalgono a molti dettagli. Un’immagine raster, come può essere una fotografia, contiene un’infinità di particolari e colori.
- grazie a software come Photoshop potrai ritoccare ed aggiungere migliaia di effetti e dettagli all’immagine, senza utilizzare una macchina particolarmente potente.
- più l’immagine verrà ingrandita più perderà definizione e qualità.
- immagini molto grandi avranno un peso considerevole.
- possono essere convertite in vettoriale, ma se si tratta di un’immagine complessa ci vorrà tempo ed il risultato non sarà ottimale.
Immagini vettoriali:
- potrai ingrandire ogni immagine vettoriale all’infinito senza perdite.
- anche nel caso di un’immagine di elevate dimensioni, il peso del file rimarrà contenuto.
- vantano rapidità e comodità nel cambiare i colori di ogni forma, oltre che la possibilità di ridisegnare e modificare in qualsiasi momento l’intera immagine.
- possono facilmente essere convertite in raster.
- non essendo composte da pixel la ricchezza di dettagli è inferiore.
Photoshop VS Illustrator
Ogni tipologia di immagine va creata o elaborata con un software specifico; nel nostro caso parliamo di Photoshop ed Illustrator, rispettivamente il primo per le immagini raster ed il secondo per quelle vettoriali.
Ma quando è meglio usare uno piuttosto che l’altro? Non è una scelta scontata, molto dipende dal tipo di progetto che stiamo realizzando e da ciò conterrà.
Con Adobe Photoshop possiamo creare o modificare immagini raster, come illustrazioni o foto. I formati più utilizzati sono solitamente .png, .gif, .jpeg o .tiff.
Quando è meglio usare Photoshop?
- fotoritocco di foto o immagini già esistenti, correzione colore e luminosità.
- fotomontaggi complessi.
- Illustrazioni digitali fatte ad esempio con una tavoletta grafica e ricche di dettagli.
- colorazione digitale di tavole.
- creazione e utilizzo di mockup.
Con Adobe Illustrator, invece, possiamo creare ed elaborare immagini vettoriali; inoltre, possiamo vettorializzare immagini raster e, viceversa, esportare in raster un progetto vettoriale.
I formati classici sono .ai e .eps, ma anche salvando il progetto in .pdf la componente vettoriale non andrà persa.
Quando è meglio usare Illustrator?
- creazione di loghi ed elementi grafici destinati a stampe su piccolo formato come su grande formato, senza perdita di qualità.
- creazione di impaginati singoli, come biglietti da visita, flyer, pieghevoli. (per progetti con un maggiore numero di pagine Adobe Indesign è più adatto).
- set di icone per siti ed applicazioni.
- illustrazioni digitali semplici.
In conclusione, viste tutte le caratteristiche di entrambe le tipologie di immagini, possiamo dire che non esiste quella migliore in assoluto, ma soltanto quella più idonea al progetto che stai realizzando.
Sei hai ancora dei dubbi, non esitare a contattarci per chiedere un consiglio!