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Nella preparazione di un file è necessario prestare attenzione a diversi aspetti, propedeutici ad ottenere un impaginato che rispetti le principali linee guida per la stampa: ad esempio, i tracciati di taglio e di cordonatura, la quadricromia, la scelta di immagini ad alta risoluzione e, non meno importante, l’abbondaggio o abbondanza
Si tratta forse di un termine del quale avrai già sentito parlare e sul quale, in questo articolo, faremo chiarezza, rispondendo ai seguenti quesiti primari: che cos’è, a cosa serve, quando e quanto va inserito e come inserirlo?
Ecco una semplice guida che ti chiarirà ogni dubbio!
Meglio abbondare
Per inviare un file di stampa corretto a qualsiasi stamperia digitale, sia che tu stia ordinando online o direttamente allo stampatore, dovrai aggiungere un abbondaggio; ma di cosa si tratta?
L’abbondaggio è semplicemente un’estensione dell’immagine su ogni lato del tuo impaginato.
Per chiarire ulteriormente facciamo un esempio pratico.
Poniamo di dover stampare un biglietto da visita dal formato classico, ovvero 8,5 x 5,5 cm.
Ora, aggiungiamo un abbondaggio di 0,2 cm su ogni lato: larghezza cm 8,5 + 0,2 + 0,2, altezza cm 5,5 + 0,2 + 0,2 la dimensione finale del tuo file di stampa sarà di larghezza 8,9 e di altezza 5,9 cm.
Per quale motivo devo aggiungerlo?
Aggiungere un abbondaggio è semplicemente un accortezza utile ad evitare che l’immagine presenti un eventuale, ma possibile, difetto di taglio. I difetti di taglio possono essere di pochi millimetri ma inserendo un corretto abbondaggio avremo un margine di errore più ampio ed andremo ad evitarli.
Come funziona?
È importante che quel piccolo spazio aggiunto sia uguale allo sfondo del tuo impaginato e non bianco, altrimenti l’abbondaggio sarebbe vanificato. Lo stesso vale per tutti quegli elementi, ad esempio decorazioni, posizionati “al vivo”, ovvero che sbordano dal perimetro dell’impaginato.
Facciamo nuovamente un esempio:
volendo stampare un flyer dal fondo giallo con delle decorazioni floreali che “sbucano” dal bordo del foglio, sarà necessario aggiungere un abbondaggio di colore giallo e con una piccola porzione di fiori in più; se il taglio dovesse essere un poco più abbondante non si noterà alcuna differenza.
Quando?
Come descritto nell’ultimo esempio, l’abbondaggio è necessario soltanto quando abbiamo elementi al vivo, oppure uno sfondo colorato.
Se il colore di fondo del tuo impaginato è semplicemente bianco, non rischierai la comparsa di difetti in fase di taglio.
Procediamo!
Come già spiegato, per inserire un abbondaggio correttamente dovrai semplicemente aggiungere un poco di spazio in più, su ogni lato, al tuo impaginato.
Attenzione, però: aggiungere qualche millimetro alla dimensione della tua immagine non significa avere più spazio per il contenuto; ciò che va ingrandito è soltanto lo sfondo o particolari puramente decorativi: testi, titoli, elementi grafici importanti per la comunicazione non vanno portati troppo vicino al margine.
Ti consigliamo sempre di lasciare almeno 5 mm da quello che sarà il profilo del tuo impaginato una volta stampato, questo per garantire equilibrio e respiro alla composizione.
Quanto abbondare?
La quantità di abbondaggio varia sostanzialmente in base al macchinario utilizzato per il taglio, ed ogni tipografia avrà il suo modello. Un secondo aspetto è la tipologia di materiale sul quale andrà stampato il file: carta per biglietti da visita, flyer, locandine, oppure materiali più spessi come forex o dibond per pannelli e insegne. In pratica, ogni singolo caso richiederà un abbondaggio specifico.
Qualsiasi tipografia richiederà un file di stampa compreso di abbondaggio, ma come facciamo a capire quanto inserirne? Semplice: basta chiedere.
La soluzione più semplice è contattarci: ti indicheremo personalmente quanto abbondaggio inserire nel tuo file.
Se invece desideri ordinare online, il sito di Servizi Grafici ti fornirà le linee guida necessarie; troverai tutte le istruzioni in merito alla quantità di abbondaggio da inserire per ogni singolo prodotto ordinato.