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Se in tanti settori a fare il monaco non è certo l’abito, nel mondo della stampa questa regola non si applica. L’essenza dei prodotti stampati, infatti, è data dalla loro estetica: una somma di qualità della grafica e della stampa che parte dalla realizzazione del lavoro e che si conclude con il prodotto finito.
Insieme alla grafica, infatti, gran parte della comunicazione e dei suoi risultati dipendono dai supporti di stampa. Questo succede perchè il supporto determina non solo la resistenza del prodotto stampato, ma anche la sua resa.
La scelta del supporto si rivela quindi di fondamentale importanza nel processo di stampa, guadagnandosi di diritto qualche analisi e molta della nostra attenzione.
Come scegliere il supporto?
Ogni supporto racconta una storia e trasmette un messaggio, sceglierlo con cura e attenzione contribuirà alla coerenza del risultato finale e farà la differenza nell’efficacia della comunicazione.
I supporti più diffusi, sui quali ci concentriamo in questo articolo, sono senza dubbio quelli cartacei.
Una carta riciclata parla di rispetto per l’ambiente, una carta prestigiosa conferisce importanza e solidità al messaggio o al brand mentre una carta semplice e rustica trasmette tradizionalità e praticità.
Esistono inoltre supporti cartacei che è possibile rifinire con lavorazioni particolari, come plastificazioni o nobilitazioni soft touch, per una comunicazione estremamente personalizzata e curata in ogni dettaglio.
Facciamo un po’ di ordine nel mondo di questo tipo di supporti!
Tipi di carte per supporti
Oggi sono disponibili una vastissima quantità di tipologie di carte adatte alla stampa. Conoscerle tutte è impensabile, ma rivolgersi allo stampatore con un’idea chiara, anche se parziale, delle tantissime possibilità che ci troviamo davanti quando dobbiamo scegliere un supporto di stampa.
Carta naturale o usomano
La carta naturale, anche detta usomano, è la classica carta bianchissima che troviamo nella fotocopiatrice. La carta usomano non è trattata superficialmente e, al tatto, risulta leggermente ruvida.
L’impiego di questo tipo di carta è molto ampio: si presta molto bene a stampati monocromatici (come testi di libri, manuali e dispense, spartiti musicali), ma può essere usata anche per la produzione di riviste e giornali.
Se usata in grammature alte, la carta naturale è inoltre il supporto ideale per biglietti da visita o cartelline portadocumenti.
Carta patinata
La carta patinata, la cui superficie è sottoposta a trattamenti, esiste principalmente di due tipi: lucida e opaca.
La carta patinata lucida tende ad essere più riflettente e offre una maggiore permeabilità agli inchiostri, regalando un effetto molto saturo nei colori del risultato finale.
La carta patinata opaca è ideale per una riproduzione dei colori più naturale ed è decisamente più rigida e consistente, a parità di grammatura, di quella patinata lucida.
Nonostante spesso si pensi che la carta patinata abbia un costo più elevato di quella naturale, non è così. La carta patinata, per la sua estrema diffusione in tipografia, ha infatti costi di produzione simili alle carte naturali, se non addirittura inferiori.
Carta vergata o martellata
La carta vergata, o carta martellata, è un tipo di carta trattata al fine di ottenere un effetto di trama sulla superficie. Ideale per la realizzazione di partecipazioni e inviti di matrimonio o brochure particolarmente ricercate, la carta vergata è impiegata principalmente come supporto per stampanti ad inchiostro liquido, più adatto a penetrare fra le sue curve superficiali.
Esistono molte tipologie di carta vergata (come la carta martellata, a righe parallele, a effetto tela, a effetto pelle) e possono essere bianche o colorate, anche con colori forti, per la realizzazione di copertine di cartonati o di divisori di prestigio su stampati multi pagina.
Carta adesiva
La carta adesiva è prevedibilmente utilizzata per la produzione di etichette in moltissimi ambiti e può essere finita in svariati modi.
Sostanzialmente una carta adesiva è una carta usomano, patinata o vergata, alla quale è stato aggiunto uno strato di colla a formare l’adesivo, permanente o removibile a seconda del tipo di impiego.
La carta adesiva è dotata di uno strato di carta siliconata sul retro, adatto alla conservazione della colla fino al momento dell’impiego.
È importante sapere che la carta adesiva invecchia precocemente a causa della durata limitata della colla. Il prodotto ha infatti circa 1 anno prima di iniziare a perdere il proprio potere di incollaggio.
Carta riciclata
In generale, oggi la carta è prodotta con estrema attenzione e non ha più l’impatto ambientale di un tempo. Le migliori cartiere mondiali producono la carta usando fibra proveniente da piantagioni appositamente create per dare all’ambiente più alberi di quanti se ne abbattono. In molti paesi la riforestazione è stata ottenuta grazie alle imprese cartarie che hanno adottato questi sistemi.
La carta riciclata, nello specifico, viene invece ottenuta dal riciclo di altre carte precedentemente utilizzate e non prevede l’utilizzo di sbiancanti chimici, particolare che le conferisce il tipico colore grigiastro.
Ottenere una carta riciclata davvero ecologica, però, non è banale. Serve un processo di riconversione della fibra molto complesso che deve trovare il giusto equilibrio fra costi energetici, di produzione e di risparmio di fibra acquistata.
Carte speciali
Esistono poi carte molto particolari adatte a impieghi specifici. Ecco alcuni esempi:
- carte adesive anti contraffazione che si strappano dopo una prima incollatura e che sono quindi utilizzabili una sola volta;
- poliestere adesivo, supporto impiegato per la realizzazione di etichette adatte all’esterno o impiegate in ambienti con forte escursione termica;
- carte antistrappo, usate quando l’obiettivo è conferire allo stampato una durata importante;
- carte filigranate, usate per l’anti contraffazione o per ottenere una comunicazione di prestigio;
- carta e cartoncini colorati, disponibili in diversi colori e grammature. Molto utilizzata in passato per la produzione di manifesti e volantini, oggi diffusa per la creazione di schede e cartelline o copertine particolari.
Cartone e cartoncino
Dall’esigenza di creare confezioni dalla resistenza affidabile adatte alla conservazione e al trasporto di oggetti e alimenti, nascono carte a elevato spessoreche hanno rigidità tali da diventare involucri resistenti.
Quando il singolo strato non riesce ad ottenere il risultato sperato, si ricorre al cartone, un prodotto fatto da più fogli di carta stratificati per ottenere un foglio ancora più spesso e resistente.
Il costo della carta e il suo tranello
Nella scelta del supporto, gioca ovviamente un ruolo fondamentale anche il costo della carta. A questo proposito, si cade spesso in un tranello molto diffuso: si pensa che il costo aumenti notevolmente all’aumentare della qualità del supporto.
È invece importante sapere che, fra carte naturali e carte patinate, la variazione del costo è sensibile solo se la produzione di stampati è elevatissima e che per le produzioni digitali, spesso in piccola quantità, l’incidenza del costo della carta sul totale è minima.
Ecco un esempio
- 500 biglietti da visita fatti in carta da 250 g – costo della carta 1 euro
- 500 biglietti da visita fatti in carta da 400 g – costo della carta 1,7 euro
Nei 70 centesimi di scarto sta la differenza tra uno stampato mediocre e uno di qualità, non fatevi ingannare!